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Ciclismo - Cronaca 2° Prova Campionato d’Inverno

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Ciclismo - Cronaca 2° Prova Campionato d’Inverno

Sito Csain Piemonte
Pubblicato da Elisa in Ciclismo · Lunedì 17 Mar 2025 · Tempo di lettura 4:15
           Cronaca 2° Prova Campionato d’Inverno

Come recita un vecchio adagio popolare, “una rondine non fa primavera”, ma un bel sole marzolino, quello che accoglieva sabato 8 marzo un discreto numero di corridori nel bel paese di Virle, certamente sì, almeno in quella giornata.
Il percorso era quello solito di tante edizioni, passante per il sopra menzionato paese di Virle per tre volte, senza alcuna difficoltà altimetrica, ma in ogni caso, come sempre avviene, è la qualità dei corridori “a fare la corsa”.
E qualità, come vedremo, ve ne era in quantità, perdonate il bisticcio di parole, sia nella prima partenza riservata agli “Under50” sia in quella dedicata agli “Over50”.
Nella corsa che tradizionalmente “apre i giochi”, quella dei cosiddetti “giovani”, nulla di significativo avveniva per un giro dei tre previsti: solite scaramucce, progressioni a gogò, ma dalle quali non sortiva alcunché.
L’azione decisiva, quella in grado di segnare le sorti della corsa, avveniva al principio del secondo giro in prossimità della chiesetta posta alla rotonda poco fuori l’abitato di Virle e ciò in virtù di una imperiosa accelerazione della “guest star” presente in corsa, cioè l’ex professionista Nardin (Team BCP Bike); lesti a portarsi alla sua ruota erano i seguenti corridori: Calandra, Marchetta e Albiero (Garda Scott Matergia), Boetti e Crivello (Ciclo Polonghera), Criscione (Bike4Langhe), che formavano così un settetto di avanguardisti, settetto che veniva ulteriormente selezionato dall’andatura impressa dal Nardin, quando questi si poneva in testa a tirare: rimanevano perciò in cinque davanti, cioè Nardin, Marchetta e Calandra, Criscione e Boetti che inanellavano ad alta velocità l’ultimo dei tre giri previsti per presentarsi in prossimità dello striscione d’arrivo a disputare la volata conclusiva.
Volata che, molto cavallerescamente, veniva lanciata da Nardin a favore dei propri compagni di fuga e che vedeva meritatamente prevalere al fotofinish l’alfiere del “Garda Scott Matergia”, Carmelo Marchetta, su Criscione quindi Calandra, Boetti e, a chiudere il gruppetto dei fuggitivi, colui che aveva segnato fin dall’esordio gli esiti della corsa, cioè Nardin.
Transitati i cinque, giungeva un terzetto, terzetto regolato in volata da Albiero che prevaleva su Fortalla (Team Bike Pancalieri) e Donato (Team Poirinese); seguivano, nell’ordine, Altare (Vigor Cycling Team) e Papa (Garda Scott Matergia) a completare la rosa dei migliori dieci.
Tre parole vanno spese per dire della qualità del lotto dei partecipanti, qualità che contribuiva all’innalzamento del livello di tutto il gruppo, dal già sopracitato Nardin fino al vincitore Marchetta, atleta di lungo corso, già valente Juniores in Sicilia, ai primordi della sua carriera agonistica, quindi trasferitosi in Toscana, poi ancora, da Under 23, presso la titolata “Palazzago” di Bergamo – fucina di talenti, da Fabio Aru al conterraneo Davide Pacchiardo -, per approdare infine alla “Brunero” di Ciriè, lì concludere la propria attività agonistica nelle competizioni della FCI e in seguito darsi all’attività amatoriale con intatto entusiasmo e divertimento.

Simile l’andamento della corsa dei corridori “più maturi”, ma diversa nel suo esito.
Dopo il consueto avvio spumeggiante, erano in tre, dopo qualche chilometro dall’avvio della corsa, ad avvantaggiarsi sui diretti inseguitori: Fantini (Roracco), Ferrero (Ciclistica Bordighera) e Finotto (Team Bike Pancalieri).
Immediatamente fra loro si accendeva una fattiva collaborazione, collaborazione che li portava a percorrere in avanscoperta una quarantina di chilometri, ma il gruppo – si facevano notare per le tirate in testa al plotone il tetragono Accornero (Fornasari Auto), Panepinto (Ardens Cycling), Bosticco e Dellerba (Ciclo Polonghera), Ferracin (Vigor Cycling Team), Testai, Raviolo, Curreli e Donati (Team Santysiak) più qualche “battitore libero” -, non dormiva, tenendoli sempre a vista, ad una ventina, trentina di secondi al più, e difatti in conclusione del secondo giro i tre venivano raggiunti.
Si ricompattava il plotone e così, a ranghi compatti, si presentava nel rettifilo finale: partiva, forse “un po' lungo”, il velocista per eccellenza, Picco della “Ciclistica Bordighera”, ma lesto era Grosso (Basso Toce) a prenderne la ruota, seguito da colui che era stato deciso dai propri compagni del “Team Santysiak” disputasse la volata, cioè Alessandro Raviolo che difatti, sfruttando appieno l’ottimale posizione conseguita grazie al lavoro dei propri sodali, tagliava il traguardo per primo seguito da un indomito Finotto quindi Grosso, Dellerba, Testai, Ferracin, Picco, Fissore (Team Bike Pancalieri), Ferrero e Veglia (Vigor Cycling Team) a chiudere la diecina dei migliori, non a caso “ruote veloci” sempre presenti nelle posizioni di testa dei difficili arrivi a gruppo compatto.
Scemato il pathos agonistico, si passava, nella consueta atmosfera ilare e divertita, alle premiazioni sotto la regia di Elisa Zoggia e del suo Staff, dandoci appuntamento per domenica 16 marzo ad Osasio (TO) per la Terza Prova del Campionato d’Inverno.

                                
                                                                    Guido Ragazzini


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