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Cronaca 2° Prova Trittico di Chiusura

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Cronaca 2° Prova Trittico di Chiusura

Sito Csain Piemonte
Pubblicato da Elisa in Ciclismo · Lunedì 13 Ott 2025 · Tempo di lettura 4:45
Cronaca 2° Prova Trittico di Chiusura


Nel mentre le Alpi Occidentali erano immerse in uno splendido sole ottobrino, ai “forzati del pedale”, convenuti in quel di Osasio per disputare la seconda prova del “Trittico di Chiusura”, veniva riservato un cielo uggioso, ma, a parziale indennizzo della loro testardaggine, una temperatura accettabile per affrontare una prova di ciclismo su strada.
I partenti erano pochi – le ragioni di ciò le abbiamo già più volte analizzate (geografiche, anagrafiche, etc) e le responsabilità di quanto ormai puntualmente capita, soprattutto nel “finale di stagione”, non sono certo imputabili a chi sacrifica i propri fine settimana per “farci giocare ai corridori” in sicurezza -,  soprattutto nella gara riservata agli “Under50”, e ciò complicava certamente la vita ad alcuni giacché una competizione alla quale partecipino uno sparuto numero di atleti si traduce in continui scatti e contro scatti, repentini rallentamenti ed improvvise sfuriate, che penalizzano i meno in forma.
Era difatti sul finire del primo giro dei quattro previsti, quindi pressoché all’esordio della gara, che riuscivano ad evadere dal plotone in cinque: Rosso (Roero Speed Bike), Bergese (Magic Cuneo), Albiero (Garda Scott Matergia), Rignon (Roracco) e Burchio (Poison Bike).
I cinque procedevano di filato e di comune accordo, ma i chilometri da percorrere ancora tanti ed alla luce di ciò dalle retrovie, su iniziativa di Bergesio (Magic Cuneo), uscivano in tre, Marchetta (Garda Scott Matergia) e Nervo (Roero Speed Bike) che, dopo un inseguimento poco convinto che si protraeva per parecchi chilometri – visto che la velocità del terzetto era di poco superiore a quella del quintetto di testa, mantenendo questi ultimi per un paio di giri un minuto sui diretti inseguitori -, riusciva a rientrare sui fuggitivi a metà dell’ultimo giro.
Si formava così un drappello di otto atleti che poco dopo diveniva di sette unità poiché Burchio perdeva contatto dai compagni di fuga. Di comune accordo il drappello procedeva spedito a “doppia fila” ed era a circa cinque chilometri dall’arrivo che Albiero tentava l’allungo risolutore, ma ben presto veniva riacciuffato dal gruppetto; era allora Rosso a provarci, ma nulla di fatto anche per lui, quando l’arrivo era ormai prossimo ed i più veloci si preparavano per piazzare lo spunto vincente.
Spunto vincente che era, ancora una volta, del plurivittorioso in questo 2025, Marchetta, ottimamente lanciato dal sodale Albiero, seguito da Nervo, Rignon, i tre del podio, quindi Rosso, Albiero, Bergese e Bergesio. Poco dopo giungeva Burchio, quindi la volata dei rimanenti atleti era appannaggio di Calandra (Garda Scott Matergia) su Agù (Cicli Castagnone) a completare la rosa dei migliori dieci corridori.
Analogo, al suo principio, l’andamento della corsa degli “Over50”: subito ritmo arrembante e da un’azione di Finotto (Team Bike Pancalieri) a cui si univano il compagno Fissore (Team Bike Pancalieri) e Panepinto (Ardens), prendeva origine un primo tentativo di fuga, tentativo a cui si univano, con un’imperiosa accelerata Testai (Team Santysiak) più un altro paio di corridori coi quali ci scusiamo poiché, nel parapiglia, non ne distinguevamo le insegne.
Radunatosi il gruppetto di attaccanti – forse scoraggiato nel collaborare nell’alternarsi in testa a tirare per la presenza del veloce Testai -, questo veniva ben presto riacciuffato dal gruppo – un po' più consistente di quello degli “Under50”, confermando la vulgata corrente per la quale il nostro “non è un paese per giovani”, parafrasando titolo di bel film dei fratelli Coen.
In contropiede partiva Erbetta (Team Ruota Libera) seguito lestamente da Ragazzini (Team Bike Pancalieri); accorgendosi che il gruppo tardasse a reagire, i due iniziavano una fattiva collaborazione che li portava ad inanellare un giro dopo l’altro nel mentre alle loro spalle si scatenava la bagarre – bagarre orchestrata dagli atleti del “Team Poirinese” come dal “Ciclo Polonghera” più altri atleti isolati che, a ondate, tentavano di sganciarsi per andare in caccia dei due fuggitivi.
A furia di “tira e molla”, scatti e contro scatti, si originava, dapprima un breve tentativo di contro fuga a tre composto da Finotto (Team Bike Pancalieri), Ferracin (Vigor Cycling Team) e Bosticco (Ciclo Polonghera), quindi, esauritasi questa, se ne formava un’altra assai più consistente e destinata ad andare all’arrivo, composta da: Dellerba e Bosticco (Ciclo Polonghera), Silvestri (Ciclistica Bordighera), Giletta (Vigor Cycling Team), Bungaro, Turco e Taverniti (Team Poirinese), Panepinto (Ardens), Testai (Team Santysiak), Finotto, Lentini e Fissore (Team Bike Pancalieri).
Nel frattempo, i due di testa procedevano senza esitazioni percorrendo gli ultimi chilometri fino a che, entrando per primo nella secca curva a destra che introduceva al rettifilo finale, Ragazzini veniva saltato con facilità da Erbetta a duecento metri del traguardo, traguardo che vedeva così sfrecciare il corridore biellese a braccia alzate.
La volata per il gradino più basso del podio era del veloce Silvestri che prevaleva su un lotto di atleti altrettanto veloci quali Taverniti, Dellerba, Fissore, Turco, Giletta, Lentini, Migliasso a completare i dieci maggiormente meritevoli.
Esaurito il pathos agonistico, si passava, nella consueta atmosfera rilassata e divertita, alle premiazioni sotto la regia dello Staff CSAIN, dandoci appuntamento per domenica 19 ottobre in quel di Caramagna (CN) per la terza ed ultima prova del “Trittico di Chiusura” che si disputerà sulla lunghezza di km.108.
                                
                                                                  Guido Ragazzini



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